Si moltiplicano questa settimana le manifestazioni di gruppi e attivisti della società civile sudafricana contro l’esercitazione congiunta tra le marine di Russia, Cina e Sudafrica prevista a partire da domani a Durban.
Già martedì alcuni gruppi hanno tenuto manifestazioni in prossimità della nave da guerra russa Admiral Gorshkov, che da lunedì era attraccata nel porto di Città del Capo, chiedendo al governo di sospendere l’esercitazione navale, di condannare l’invasione russa dell’Ucraina e di utilizzare piuttosto le risorse delle forze di Difesa nazionale del Sudafrica (Sandf) per i soccorsi in caso di calamità resi necessari a seguito delle recenti inondazioni.
In una dichiarazione congiunta, Extinction Rebellion Cape Town, The Green Connection, Kai Tikquoa Conservancy e l’Associazione ucraina del Sudafrica hanno osservato che l’esercitazione navale si stava svolgendo vicino al primo anniversario dell’invasione dell’Ucraina il 24 febbraio 2022. “Siamo preoccupati soprattutto per il fatto che il governo sudafricano abbia accolto con favore l’aggressione militare russa nelle acque precedentemente pacifiche dell’Oceano Antartico. Questo non solo invia un segnale di allineamento sudafricano con l’aggressore che viola la Carta delle Nazioni Unite, ma crea anche un rischio per un ulteriore confronto tra il Sudafrica e gli altri partner commerciali”, si legge nella dichiarazione.
“L’invasione russa ha già avuto un impatto sulla nostra fragile economia aumentando il costo del grano, dell’olio di girasole e del carburante, aumentando così il nostro costo della vita e colpendo i poveri del nostro Paese”, proseguono i firmatari del documento.
La nave da guerra russa ha lasciato il porto di Città del Capo mercoledì mattina alla volta di Durban. Anche il sindaco di Città del Capo Geordin Hill-Lewis ha condannato fermamente la presenza della nave nel porto della città. “Non vogliamo ospitarla nella Città Madre. Allo stesso modo, i soldati russi che stanno prendendo parte alla guerra illegale di Vladimir Putin contro l’Ucraina non sono i benvenuti e non vogliamo ospitarli nella Città Madre”, ha ribadito Hill-Lewis parlando a News24.
Nonostante le proteste, i massimi funzionari delle Sandf hanno descritto l’esercitazione come parte di attività ordinarie che rafforzerà la cooperazione militare tra le nazioni coinvolte.
Il governo sudafricano si prepara ad ospitare la Marina dell’Esercito Popolare di Liberazione dalla Cina e la Marina Federale Russa durante un’esercitazione marittima multilaterale prevista dal 17 al 24 febbraio. Secondo quanto annunciato dalle autorità, Mosi II, seconda esercitazione navale trinazionale, vedrà “grandi dimostrazioni” di capacità navali. Tra queste, sarà caratterizzata dal fuoco vivo del missile ipersonico Tsikon (Zircon). “Durante l’imminente esercitazione con le marine del Sudafrica e della Cina, verrà effettuato un lancio di addestramento di un missile ipersonico Tsirkon, il primo in assoluto durante un evento di questo tipo”, aveva detto una fonte vicina all’industria della difesa russa Tass.
L’esercitazione Mosi coinciderà con la celebrazione della Giornata delle forze armate che si svolgerà presso il comune di uMhlathuze a Richards Bay, a est della provincia di Kwa-Zulu Natal.
La prima esercitazione navale russo/cinese/sudafricana (Mosi) si era svolta al largo della costa occidentale del Sudafrica, tra i capi di Colombina e Buona Speranza, nel novembre 2019.