Aziz Pahad, veterano della lotta contro l’apartheid in Sudafrica, è morto all’età di 82 anni. Lo ha annunciato la sua famiglia in una nota rilanciata dalla Bbc. L’esponente politico è mancato ieri sera nella sua casa di Johannesburg. La famiglia lo descrive come un patriota e combattente per la libertà che ha dedicato la sua vita all’Africa National Congress (Anc) e al servizio dei sudafricani. Pahad si è unito alla lotta contro il regime dell’apartheid da giovane. Nel 1964 è stato costretto ad andare in esilio nel Regno Unito dove ha coordinato l’appello internazionale per liberare Nelson Mandela, leader dell’Anc imprigionato.
Pahad è ritornato in Sudafrica nel 1990 dopo che il governo della minoranza bianca, guidato da F. W. de Klerk, ha liberato Mandela. Dopo le elezioni democratiche del 1994, Pahad è diventato viceministro degli Affari esteri, carica che ha ricoperto per 14 anni, prima sotto Mandela e poi sotto il presidente Thabo Mbeki. Nel 2014 l’ex presidente Jacob Zuma lo ha nominato inviato per la crisi in Medio Oriente. Pahad ha raccolto le sue esperienze politiche nel libro di memorie Insurgent Diplomat.
Il segretario generale dell’Anc, Fikile Mbalula, ha dichiarato: “Apprezzeremo sempre i sacrifici e i contributi che ha dato per la libertà nella nostra madrepatria”