Sono giorni e ore decisive per la sorte politica del presidente sudafricano Cyril Ramaphosa che domani sarà sottoposto al voto parlamentare dell’African National Congress (ANC) riunito già oggi per discutere su un’eventuale procedura di impeachment ai danni del presidente. Ramaphosa è coinvolto in uno scandalo con l’accusa di aver agito illegalmente coprendo un furto di mezzo milione di dollari nascosti nella sua fattoria nel nord-est del Sudafrica, nel febbraio 2020. Lo riporta l’agenzia Afp.
Nella giornata di sabato, riferisce il Post, il portavoce del presidente sudafricano Cyril Ramaphosa ha fatto sapere che Ramaphosa non si dimetterà. Questo nonostante debba affrontare un voto parlamentare che potrebbe portare al suo impeachment. “Il presidente Ramaphosa non si dimette sulla base di un rapporto errato, né si fa da parte”, ha detto il portavoce Vincent Magwenya. Le accuse sono gravi: secondo il rapporto della commissione parlamentare reso noto la settimana scorsa, il presidente sudafricano potrebbe aver agito illegalmente coprendo il furto di oltre mezzo milione di dollari in contanti nascosti, poiché non dichiarati, nella sua fattoria nel nord-est del Sudafrica.
Ramaphosa, riporta l’Afp, ha spiegato che la grossa somma di denaro nascosta nella fattoria era il pagamento per i bufali acquistati da un uomo d’affari sudanese. È in corso un’inchiesta della polizia, ma finora il presidente non è stato accusato di alcun reato. La questione è ora sul tavolo del più alto organo dell’ANC, il Comitato Esecutivo Nazionale (NEC). Martedì la relazione su quanto è stato discusso oggi andrà in parlamento e si voterà se avviare un processo di impeachment contro il presidente. In Sudafrica, impeachment significa rimozione dall’incarico.