Tensioni sulla riforma agraria tra la comunità zulu e il governo. Goodwill Zwelithini, re tradizionale e portavoce degli zulu, ha rigettato il progetto di esproprio di una parte dei tre milioni di ettari di terra in possesso della sua comunità e ha chiesto di poter trattare con l’esecutivo per rivedere le disposizioni.
Lo scorso agosto, il presidente Cyril Ramaphosa aveva annunciato l’intenzione di modificare la Costituzione per favorire l’esproprio senza indennizzo dei terreni agricoli. Questa operazione mira, secondo l’Anc, il partito al potere, a correggere le ingiustizie perpetrate dal regime dell’apartheid che aveva tolto alla maggioranza nera gran parte dei suoi possedimenti.
La riforma agrari tocca però anche la minoranza zulu. Le verrebbero infatti requisirebbe gran parte delle terre. Goodwill Zwelithini crede che sia suo dovere proteggere la proprietà della sua gente. «Cyril Ramaphosa deve venire qui e deve firmare un accordo che assicura che la terra degli Zulu non sarà interessata dalla riforma. È interesse della mia comunità poter godere delle nostre terre», ha detto il re degli zulu.
La riforma agraria ha acuito le tensioni all’interno del partito di governo. L’ex presidente sudafricano, Thabo Mbeki, ha fortemente criticato il governo e ha chiesto di modificare il progetto di Costituzione.