Mattoni dalla pipì umana. Proprio così: l’idea è di alcuni studenti universitari di Città del Capo, Sudafrica. E funziona.
Attraverso un procedimento semplice, si combina l’urina con sabbia e dei batteri, che producono un enzima che fa precipitare il carbonato di calcio dell’urea, ottenendone poi la solidificazione a temperatura ambiente, senza bisogno di cotture ad alta temperatura, come succede con i mattoni tradizionali. Il risultato ha la durezza del calcare e in 48 ore perde ogni olezzo di ammoniaca.
Info: uct.ac.za
(Giusy Baioni)