Il 50% degli insegnanti sudafricani sta considerando di lasciare la professione entro i prossimi dieci anni, principalmente a causa di carichi di lavoro eccessivi e stress. A rilevarlo è il rapporto “Teacher Preferences and Job Satisfaction in South Africa”, condotto dal Research on Socio-Economic Policy dell’Università di Stellenbosch, che evidenzia un’urgente necessità di supporto per la salute mentale e cambiamenti politici nel settore dell’istruzione.
Il 70% degli insegnanti indica le mansioni amministrative come principale fonte di stress, sottraendo tempo prezioso alla didattica. Sorprendentemente, gli insegnanti delle scuole con maggiori risorse segnalano livelli di stress più elevati, a causa della forte pressione per i risultati accademici. Gli insegnanti si sentono sopraffatti dai loro ruoli in continua evoluzione, che li vedono agire anche come consulenti, assistenti sociali e sanitari.
Lo studio evidenzia inolrtre una crescente riluttanza a lavorare nelle aree rurali, a causa di infrastrutture carenti e limitate opportunità di crescita. Il rapporto propone interventi politici urgenti, tra cui l’ampliamento del supporto alla salute mentale; la riduzione degli oneri amministrativi; l’incentivo agli insediamenti rurali; il miglioramento della formazione degli insegnanti.
“Se vogliamo garantire un’istruzione di qualità in Sudafrica, dobbiamo investire nel benessere, nella formazione e nel supporto degli insegnanti”, ha affermato la dott.ssa Heleen Hofmeyr, autrice del rapporto.