L’Alta Corte del Capo Occidentale ha definito “chiaramente immaginarie” e “irreali” le accuse di genocidio dei bianchi nel Paese, respingendo le dichiarazioni del presidente Usa, Donald Trump, e del magnate Elon Musk. La sentenza, emessa il 15 febbraio e resa nota di recente dal sito independent.co.uk, ha anche invalidato una donazione di 2,1 milioni di dollari al gruppo suprematista Boerelegioen, proposta dal defunto Grantland Michael Bray.
Bray, morto nel 2022, era “ossessionato” dall’idea di “un imminente genocidio bianco”, alimentata da contenuti online e pregiudizi razziali, secondo la ricostruzione del giudice Rosheni Allie. Nel 2020, aveva donato oltre 300.000 dollari in monete d’oro al Boerelegioen, gruppo che promuove la separazione razziale. La corte ha giudicato il lascito testamentario “vago” e contrario all’ordine pubblico, ordinando al gruppo di pagare le spese legali.
Trump ha citato “uccisioni di contadini bianchi” per giustificare l’accoglienza di rifugiati sudafricani negli Usa, mentre Musk aveva criticato le politiche terriere del Paese in cui è nato. Tuttavia, i dati ufficiali sudafricani smentiscono la narrazione: su 6.953 omicidi registrati tra ottobre e dicembre 2023, solo 12 riguardavano attacchi a fattorie, con una vittima bianca. Il governo ha inoltre approvato una legge per espropriare terreni in casi specifici, provocando la risposta di Trump con il blocco degli aiuti finanziari.
La sentenza sottolinea come il presunto “genocidio” sia strumentalizzato da frange estremiste, mentre la realtà criminologica del Paese riflette problematiche ben più ampie, tra cui 961 donne e 273 bambini uccisi nello stesso periodo.