Sudafrica: maxi-sequestro al guineano Nguema Obiang

di claudia
Guinea Equatoriale: la vita a cinque stelle di Teodoro

Le autorità del Sudafrica hanno sequestrato ieri un superyacht e due sontuose ville di lusso di proprietà del vicepresidente della Guinea Equatoriale, Teodoro Nguema Obiang Mangue, che è anche ministro responsabile della Difesa del piccolo Paese africano.

Il sequestro segue la vittoria di una causa contro Nguema intentata da un uomo d’affari sudafricano, Daniel Janse van Rensburg, che ha accusato e vinto contro Nguema per essere stato illegalmente arrestato e torturato mentre lavorava in Guinea Equatoriale. Il sudafricano ha chiesto e ottenuto un risarcimento pari a 2,2 milioni di dollari per essere stato illegalmente detenuto in Guinea Equatoriale, su ordine di Nguema, per oltre 500 giorni in seguito a un affare andato male.

Questa è solo l’ennesima sentenza, e l’ennesimo sequestro, da parte di un tribunale internazionale a carico di Teodoro Nguema Obiang Mangue, arricchitosi enormemente frodando fondi pubblici guineani e truffando uomini d’affari impegnati con le loro aziende nel Paese. Il caso Van Rensburg è infatti solo uno dei tanti: tra i casi più drammatici si ricorda quello che ha visto protagonista l’uomo d’affari italiano Roberto Berardi, detenuto per oltre tre anni a Bata, durante i quali ha quasi rischiato la vita.

L’avvocato Errol Eldson, che rappresenta l’uomo d’affari sudafricano, ha dichiarato all’Afp che “abbiamo attaccato due case a Città del Capo con una richiesta formale” depositata due settimane fa “e il superyacht martedì scorso”. Contestualmente la difesa ha presentato anche domanda di messa all’asta dei beni.

Van Rensburg ha condotto una lunga battaglia legale contro il vicepresidente nei tribunali sudafricani e l’anno scorso ha pubblicato un libro su come un viaggio d’affari in Guinea Equatoriale nel 2013 “si è trasformato in un viaggio nelle profondità dell’inferno” che ha portato l’uomo a un’”incarcerazione straziante” nella famigerata prigione di Black Beach, a Malabo.

IL sudafricano aveva creato una compagnia aerea in Guinea Equatoriale con un politico locale, che tuttavia si è ritirato dall’impresa all’ultimo minuto e ha chiesto un risarcimento. La disputa ha portato il politico a chiedere al vicepresidente Nguema di intervenire e “entro 10 minuti”, ha spiegato il legale ad Afp, un’unità delle forze di sicurezza d’élite “ha preso Daniel e lo ha gettato nella prigione di Black Beach”.

Nguema è noto in molti tribunali in mezzo mondo e ha avuto diversi problemi legali dovuti al come finanzia il suo stile di vita sontuoso: nel 2014, le autorità statunitensi hanno sequestrato una villa da 30 milioni di dollari a Malibu, in California, e altri beni, inclusa un’auto Ferrari e altre auto di lusso, affermando che erano stati acquistati con i proventi della corruzione. Due anni dopo, i pubblici ministeri svizzeri hanno sequestrato 11 auto di lusso che gli appartenevano, secondo i magistrati trasferite in Svizzera dagli Stati Uniti per evitare che il Tesoro americano ci mettesse le mani. Le auto, tra cui Bugatti, Lamborghini, Ferrari, Bentley e Rolls Royce, sono state vendute all’asta per circa 27 milioni di dollari. Nguema è stato anche multato e condannato, con pena sospesa, da un tribunale francese nel 2021 per aver utilizzato denaro pubblico per finanziare uno stile di vita lussuoso nella nazione europea. Sempre nel 2021 il Regno Unito ha imposto sanzioni personali per “corruzione”: secondo i funzionari britannici Nguema ha una collezione di cimeli di Michael Jackson, incluso un guanto ricoperto di cristalli dal valore di 275.000 dollari, che il cantante aveva indossato durante il suo Bad tour degli anni ’80. Quel guanto, secondo le sentenze, è stato acquistato con i fondi rubati dall’azienda che aveva messo in piedi con l’italiano Berardi.

Nguema, che mostra spesso un carattere capriccioso e spietato, ha ordinato l’arresto del fratellastro non meno di un mese fa, accusandolo di avere illegalmente venduto degli aerei della compagnia nazionale ad altre compagnie estere.

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