Aveva da poco festeggiato il suo compleanno numero 116, Fredie Blom, sudafricano, l’uomo più vecchio del mondo, che sarebbe nato l’8 maggio del 1904 nell’allora colonia dell’Eastern Cape Province. La sua famiglia fu interamente spazzata via dalla Spagnola nel 1918 quando lui aveva soli 14 anni. Ma lui, nero, è sopravvissuto a due guerre mondiali e all’Apartheid, facendo il manovale nell’edilizia fino a quando non ebbe 80 anni. Intervistato di recente, non ha confessato alcun segreto che potesse spiegarne la longevità, se non che “C’è un Uomo lassù che ha tutto il potere. Io non ho niente, posso cadere in qualunque momento ma Lui mi sorregge”. Per il resto, Fredie Blom ha fumato per tutta la vita e ha smesso di bere alcolici solo qualche anno fa. “Fuma come una ciminiera da sempre”, aveva raccontato al Sunday Times lo scorso maggio, proprio il giorno prima del compleanno, la moglie Janneta. Quando il governo sudafricano ha chiuso tutto per limitare il pericolo dei contagi di Covid, Fredie era “stressato perché non ha più tabacco. Aveva l’abitudine di arrotolare le sigarette con il giornale, quello era il suo hobby, niente può confortarlo adesso”.”Fino a una settimana fa il nonno tagliava ancora la legna“, racconta di lui un nipote, Andre Naidoo. “Gli piaceva ballare. E mangiare teste di pecora e pollo“. Se n’è andato circondato dalla famiglia, morto “per cause naturali” mentre il suo Sudafrica è alle prese con la pandemia di Coronavirus con il triste primato africano dei contagi, 605mila: la metà di quelli registrati nell’intero continente.
Sudafrica, morto l’uomo più vecchio del mondo
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