Sudafrica, “necessaria la rappresentanza permanente all’Unsc”

di claudia

Il presidente sudafricano Cyril Ramaphosa ha ribadito la richiesta dell’Africa di una rappresentanza permanente nel Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite. Il leader sudafricano ha sottolineato che è inaccettabile che il continente, che ha una popolazione di 1,3 miliardi di persone, non sia rappresentato in questo organismo.

Parlando ai giornalisti in occasione della Fiera dell’Aerospazio e della Difesa presso la base aerea di Waterkloof a Centurion, in Sudafrica, Ramaphosa ha sostenuto che, oltre a un seggio permanente, l’Africa ha diritto a un diritto di veto per evitare di essere relegata a una partecipazione “di seconda classe”.

“Il fatto che oggi non siamo rappresentati è una terribile anomalia, ma abbiamo fatto una campagna e il principio è ora accettato”, ha dichiarato Ramaphosa. E ha aggiunto: “Abbiamo le capacità, abbiamo il know-how e l’Africa deve avere il posto che le spetta nel sistema delle Nazioni Unite e nelle sue varie strutture”.

La scorsa settimana gli Stati Uniti hanno dichiarato che sosterranno l’adesione di due Paesi africani come membri permanenti del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, senza diritto di veto, come parte delle riforme proposte. Nell’agosto dello scorso anno, il presidente del Sudafrica e il suo omologo cinese Xi Jinping hanno co-presieduto una tavola rotonda di leader cinesi e africani a Johannesburg, alla quale hanno partecipato diversi capi di Stato e di governo africani.

Le due parti hanno riaffermato il loro fermo impegno verso gli obiettivi e i principi della Carta delle Nazioni Unite e il loro incrollabile sostegno reciproco nella difesa dell’integrità territoriale, della sovranità, della sicurezza e degli interessi di sviluppo.

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