Sudafrica, per la prima volta il Partito comunista si candiderà da solo nel 2026

di claudia
Solly Mapaila

Per la prima volta nella storia del Sudafrica democratico, il Partito comunista sudafricano (Sacp) parteciperà alle elezioni locali come formazione indipendente. L’annuncio è stato fatto dal segretario generale, Solly Mapaila, durante la commemorazione del 30° anniversario della morte di Joe Slovo, il 6 gennaio.

La decisione rappresenta un cambiamento epocale per l’Alleanza Tripartita, che include l’African National Congress (Anc), il Sacp e Cosatu. Mapaila ha spiegato che il partito mira a rafforzare la rappresentanza della classe operaia e non a indebolire l’alleanza, pur riconoscendo le crescenti sfide economiche e sociali del Paese.

Il presidente Cyril Ramaphosa ha espresso il suo disappunto, avvertendo che una rottura potrebbe indebolire il movimento democratico e il controllo statale dell’alleanza. Ramaphosa ha definito Anc e Sacp “gemelli”, sottolineando che una separazione metterebbe a rischio gli obiettivi della rivoluzione democratica nazionale.

Nonostante le critiche, Mapaila ha ribadito che il Sacp non diventerà nemico dell’Anc, ma cercherà un approccio autonomo per affrontare il sistema capitalista e rafforzare il panorama politico del Paese.

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