Giornata nera ieri per il Sudafrica sul fronte del coronavirus. Il Paese ha registrato 23 nuovi casi in un solo giorno, il più alto incremento giornaliero dal primo contagio il 5 marzo. Dei nuovi casi, quattro sono bambini di età inferiore ai cinque anni.
Il ministro della Sanità Zweli Mkhize ha ammesso che c’è stata polemica «tra politici, clinici, epidemiologi, virologi su chi e come deve pubblicare i risultati al pubblico». I media locali ipotizzano che questo dibattito sia stato il motivo per cui l’annuncio dei contagiati sia stato ritardato fino a martedì nella tarda serata.
Nella stessa dichiarazione, Mkhize ha anche confermato che tutti i 100 sudafricani rimpatriati da Wuhan in Cina sono stati sottoposti ad analisi e dichiarati privi di virus. Il gruppo rimarrà comunque in quarantena in un hotel nella provincia di Limpopo.
Il Sudafrica ha confermato il suo primo caso il 5 marzo, un uomo arrivato dall’Italia con sua moglie, che l’8 marzo si è poi anch’essa rivelata positiva. Da allora, il numero di contagiati è cresciuto progressivamente, ma il picco più alto visto finora è stato segnalato martedì sera. Ad oggi i pazienti affetti da Covid-19 sono 85, il numero più alto tra le nazioni dell’Africa subsahariana.
La scorsa settimana il presidente Cyril Ramaphosa ha dichiarato l’epidemia di coronavirus «un disastro nazionale» e ha annunciato il divieto di viaggiare verso i Paesi più colpiti dal virus.