Le famiglie di 37 minatori sudafricani uccisi durante lo sciopero del 2012 in una miniera gestita da produttore di platino Lonmin hanno presentato causa civile contro il ministro della polizia, questo quanto affermato da un gruppo di sostegno. Il Socio-Economic Rights Institute of South Africa (SERI) ha detto in un comunicato stampa che le famiglie chiedono un risarcimento per la perdita del sostegno finanziario, per lo shock emotivo e le spese mediche per il trattamento psicologico e psichiatrico.
In tutto 44 persone sono rimaste uccise in seguito alla soppressione dello sciopero nella miniera di Marikana, tra queste vittime 34 scioperanti uccisi a colpi di arma da fuoco dalla polizia nel peggiore incidente di sicurezza del Sudafrica, dalla fine dell’apartheid più di due decenni fa.
“La maggior parte degli operai deceduti erano i capifamiglia ed erano di sostegno a grandi famiglie allargate con il loro magro reddito. Un totale di 326 persone faceva affidamento sui salari dei lavoratori deceduti”, ha detto SERI. Ha inoltre affermato che molti di loro sono rimasti “poveri” e “continuano a vivere in condizioni insopportabili di estrema povertà”. La richiesta è stata presentata presso l’Alta Corte di Pretoria.
(12/08/2015 – Fonte: Reuters)