L’ultimo rapporto della Banca Mondiale, “Superare povertà ed ineguaglianza”, ha stabilito che il tasso di povertà in Sudafrica tra il 2006 ed il 2015 è sceso, pur se il livello di disuguaglianza sociale ed economica è aumentato e continua a rimanere il Paese più disuguale al mondo.
Secondo lo studio, sono cambiate le motivazioni che portano ad una società divisa, non più il razzismo o la differenza di genere, anche se rimangono elementi cruciali, bensì il mercato del lavoro e le capacità individuali.
I programmi di assistenza sociale hanno funzionato discretamente rispetto ad altri Paesi, riducendo il coefficiente di Gini, indice con cui si misura la disuguaglianza, al 10,5%.
Ad aver migliorato le proprie condizioni economiche sono i cittadini più anziani, il cui tasso di povertà è sceso del 19%, passando dal 49% al 30% tra il 2006 ed il 2015 grazie ai programmi di assistenza sociale.
Il rapporto della Banca Mondiale prevede che la proporzione di popolazione che vive in povertà è prevista passare dal 40% nel 2015 al 33% entro il 2030.
[Redazione InfoAfrica]