“Questa ipocrisia deve finire”, ha intimato il presidente sudafricano Cyril Ramaphosa, chiedendo alla comunità internazionale la revoca delle restrizioni di viaggio imposte da alcuni Paesi ad altri, compreso il suo, a causa di Omicron, la nuova variante del coronavirus sequenziata proprio in Sudafrica. Lo ha detto durante il suo discorso al VII Forum internazionale di Dakar sulla pace e la sicurezza, tenutosi in Senegal.
Ancora una volta, Ramaphosa ha deplorato come certi Paesi che si dicono partner hanno deciso di imporre restrizioni alla regione africana, mentre gli altri leader regionali africani lo hanno invitato a continuare a spostarsi e a partecipare agli eventi, come quello di Dakar.
“Sono deluso dall’opzione adottata dai Paesi occidentali sulla questione dei vaccini”, ha poi affermato, chiedendo esenzioni a favore degli africani sulla produzione vaccinale. “Finora, la nostra capacità di produzione di vaccini copre solo l’1% dei vaccini di cui abbiamo bisogno nel continente”, ha sottolineato il presidente sudafricano. A suo avviso, un’accelerazione della produzione di vaccini, con importanti investimenti in questo settore, migliorerà la situazione.
Ramaphosa ha invitato gli Stati africani a “investire molto” per rafforzare i propri sistemi sanitari. “Dobbiamo aumentare la spesa per mitigare l’impatto del covid-19. Queste spese hanno portato tutti i Paesi africani ad affrontare debiti (…) L’Africa deve essere resiliente in un contesto di crisi globale. Abbiamo le risorse e le competenze per un’emergenza sociale ed economica”, ha aggiunto nel corso di questo incontro organizzato nella nuova cittadina di Diamniadio, situata a una trentina di chilometri da Dakar.
Molti Paesi hanno deciso di chiudere le frontiere ai viaggiatori provenienti dall’Africa australe, in particolare il Sudafrica, Paese dove è stata scoperta la variante Omicron, che si dice sia altamente contagiosa e abbia un alto numero di mutazioni. L’Organizzazione mondiale della sanità stima che occorrano diverse settimane per comprendere il livello di trasmissibilità e di virulenza della nuova variante rilevata.
Ieri inoltre, il presidente sudafricano ha ricevuto un dottorato honoris causa all’università Cheikh Anta Diop di Dakar. “Il messaggio di Cheickh Anta Diop ci parla ancora. La nostra sfida sta nella conoscenza”, ha detto il capo di Stato nel suo discorso di ringraziamento.