Il Sudafrica sta attraversando una forte crisi. A denunciarlo, il presidente Cyril Ramaphosa che, in un discorso al parlamento, ha tracciato il quadro di un sistema economico stagnante caratterizzato da consistente un aumento della disoccupazione. Ramaphosa ha affermato che la disoccupazione giovanile – che si attesta intorno al 50% – è il fenomeno più grave. Nella sua relazione Ramaphosa si è soffermato anche sulla difficile situazione delle finanze pubbliche e di molte imprese statali (tra esse la South African Airways e la compagnia elettrica Eskom). Ramaphosa ha annunciato alcune profonde riforme. La principale riguarda il settore energetico che attualmente è in difficoltà, ma che si intende rilanciare per creare posti di lavoro e favorire il sistema economico. Nel discorso ha però parlato anche dell’istituzione di un fondo sovrano e della nascita di una banca statale per estendere l’accesso ai servizi finanziari.
A livello poltico, Ramaphosa rimane una figura popolare in Sudafrica, ma dirige un partito profondamente diviso che potrebbe avere difficoltà ad attuare gli ambiziosi piani annunciati. Il suo discorso è stato ritardato di oltre un’ora a causa dell’interruzione dell’opposizione degli Economic Freedom Fighters (FEP) e del loro leader Julius Malema.