Un sindacato sudafricano, i cui membri sono prevalentemente bianchi, ha organizzato una serie di scioperi in una compagnia petrolchimica per protestare contro l’assetto azionario che privilegia i lavoratori neri. Secondo i sindacalisti si tratterebbe di «una palese discriminazione».
Le imprese in Sudafrica sono tenute per legge ad avere un numero prefissato di soci neri. La normativa è stata voluta per compensare l’impatto delle politiche dell’era dell’apartheid.
Lo scorso anno, la Sasol, che converte gas e carbone in combustibile, ha annunciato che avrebbe aumentato le quote di soci di origine africana di almeno il 25%. E questo ha scatenato la reazione dei sindacalisti. Gli scioperi dovrebbero iniziare oggi, lunedì 3 settembre. L’Unione di Solidarietà, questo il nome del sindacato, conta 6.300 membri in Sasol e afferma che è ingiusto che solo i dipendenti neri abbiano i requisiti per ricevere le azioni.