Sudafrica, stop alla pesca per salvare i pinguini

di claudia

La pesca di sardine e acciughe sarà vietata per 12 miglia attorno alla colonia di pinguini al largo di Città del Capo, sull’Isola di Robben – dove fu imprigionato Nelson Mandela – e all’Isola degli Uccelli, nella baia di Gqeberha, conosciuta anche come Port Elizabeth. La decisione del tribunale di Pretoria arriva, ha scritto ieri il quotidiano britannico The Guardian, dopo una mobilitazione per salvare il pinguino africano, specie in pericolo critico di estinzione.

Per anni, ambientalisti e industria della pesca sono stati in disaccordo sull’impatto della pesca commerciale nel rapido declino della popolazione di pinguini africani e su quanto le restrizioni alla pesca potessero realmente arginare il problema. Finalmente, le parti hanno raggiunto un accordo legale sulle zone di divieto di pesca attorno a sei delle principali colonie riproduttive di questi animali.

Se il tasso di declino attuale del 7,9% annuo dovesse continuare, i pinguini africani potrebbero estinguersi entro il 2035. Attualmente, restano meno di 10.000 coppie riproduttive, mentre un secolo fa erano un milione.

Due associazioni dell’industria della pesca, la South African Pelagic Fishing Industry Association e la Eastern and Southern Cape Pelagic Association, hanno accolto positivamente il compromesso, che rimarrà in vigore per dieci anni, con una revisione dopo sei.

Oltre alla pesca, incidono sulla popolazione dei pinguini anche la crisi climatica, la presenza di predatori terrestri e l’inquinamento acustico causato dal rifornimento nave-a-nave. 

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