In Sudafrica, Camir Nkurunziza, un rifugiato e attivista politico ruandese, è stato ucciso a colpi d’arma da fuoco giovedì a Città del Capo. Nkurunziza era un membro del Rwanda National Congress (Rnc), partito di opposizione in esilio che si batte contro il governo del presidente Paul Kagame.
Prima di fuggire dal Ruanda, aveva prestato servizio nella guardia presidenziale. Gli aggressori hanno preso Nkurunziza mentre era fermo sull’auto, lo hanno portato in un luogo isolato e gli hanno sparato. La polizia sudafricana non ha confermato la morte di Nkurunziza, ma un funzionario ha detto alla Bbc che sono in corso indagini.
Nel 2013, uno dei fondatori dell’Rnc, Patrick Karegeya, è stato ucciso nella sua stanza d’albergo a Johannesburg. Kayumba Nyamwasa, un’altra figura dell’opposizione, è sopravvissuto a un tentativo di omicidio nel 2010, sempre in Sudafrica. L’Rnc incolpa di entrambi gli attacchi le autorità ruandesi.
Il Ruanda ha sempre negato il coinvolgimento in omicidi e attentati mirati, anche se, poco dopo la morte di Karegeya, il presidente Kagame ha dichiarato: «Non puoi tradire il Ruanda e non essere punito per questo».