Il governo del Sudan ha siglato un accordo politico con il Movimento di Liberazione del Popolo del Sudan (Splm), un partito separatista fondato nel 1983 come gruppo armato e guidato da Malik Agar, su questioni di governance, autorità e potere nei governatorati del Kordofan Meridionale e del Nilo Azzurro.
«Questo accordo rappresenta un passo fondamentale nel cammino verso la pace in Sudan», ha riferito un membro della delegazione del governo, Ismail Al Taj. «Le parti ora devono essere pronte ad affrontare le sfide che comporta la sua attuazione sul campo».
Secondo Tut Galuak, capo della squadra di mediazione del Sud Sudan, la pace nel Paese ora è diventata una realtà. Il governo di Giuba, ha spiegato, ha iniziato a prendere accordi per celebrare la pace e a ricevere ospiti per partecipare alle procedure. «Le questioni nazionali rimaste ancora sul tavolo nel processo di pace verranno discusse dalle fazioni del Fronte rivoluzionario come un unico blocco insieme alla delegazione del governo», ha aggiunto.
Nel frattempo, il vicepresidente dell’Splm, Yasir Arman, ha sottolineato che «il Fronte rivoluzionario ha deciso di interrompere le azioni armate e di fare ritorno a Khartoum per perseguire gli obiettivi nazionali attraverso azioni politiche, in aperta collaborazione con i militari e i civili».
(Agi)