Omar al-Bashir risponderà del reato di genocidio e di crimini di guerra di fronte alla Corte penale internazionale. Il governo di Khartum ha deciso che estraderà l’ex presidente sudanese. L’annuncio è stato dato nel corso dei colloqui di pace che l’esecutivo sudanese sta portando avanti con i gruppi ribelli del Darfur. Al-Bashir avrebbe commesso i reati proprio durante il conflitto scoppiato in Darfur nel 2003, guerra che, secondo alcune stime, avrebbe provocato la morte di 300.000.
«In futuro non potremo parlare di giustizia se le ferite inferte non saranno guarite», ha dichiarato Mohammed Hassan al-Taishi, portavoce del governo. Insieme ad al-Bashir saranno consegnati altri tre esponenti della passata gestione. Alla domanda se i sostenitori del presidente espulso avrebbero accettato questa decisione, al-Taishi ha risposto che nessuno è al di sopra della giustizia, nepure al-Bashir e poi ha aggiunto, «stiamo facendo ciò che il popolo sudanese ci ha chiesto di fare».