Dopo oltre dieci giorni di manifestazioni, il presidente sudanese Omar al Bashir si è rivolto alla polizia chiedendole di moderare l’uso della forza contro i manifestanti. Il presidente, parlando davanti ad alti funzionari ha detto: «Vogliamo mantenere la sicurezza e vogliamo che la polizia lo faccia. usando meno forza». Una forma di mea culpa di fronte alla morte di almeno 19 persone uccise in «episodi di saccheggi», secondo il governo.
Da parte sua, Amnesty International continua ad affermare che sono morte almeno 37 manifestanti. L’ONG, come il Segretario generale delle Nazioni Unite, chiede un’indagine indipendente.
Come segno di apertura, il presidente sudanese ha anche riconosciuto le difficoltà economiche che il Paese sta attraversando: «Riconosciamo che abbiamo problemi economici, ma non possono essere risolti con la distruzione, il saccheggio e il furto», ha sottolineato. E ha messo in guardia contro gli impulsi rivoluzionari.