Il presidente del Consiglio sovrano di transizione e comandante dell’esercito, il generale Abdel Fattah al-Burhan, che dopo il colpo di Stato di ieri governa il Paese, ha deciso lo scioglimento dei sindacati e delle associazioni professionali. “Al-Burhan ha emesso la decisione di sciogliere tutti i comitati direttivi in tutte le istituzioni statali, i sindacati, l’Unione dei professionisti e l’Unione generale dei datori di lavoro nazionali”, ha riferito oggi la televisione ufficiale sudanese.
In una dichiarazione televisiva, al-Burhan ha poi promesso che il Sudan sarà guidato da un governo tecnocratico. “Gli affari del paese saranno gestiti da un governo tecnocrate indipendente in cui saranno rappresentate persone del Sudan di ogni ceto sociale”, ha affermato il generale.
Dopo i disordini di ieri che hanno provato almeno sette morti e decine di feriti, moltissime persone sono tornate oggi in strada a protestare, mentre le comunicazioni via internet sono ancora difficili in tutto il Paese.