Sudan: bomba colpisce ospedale ad al-Fashir, tre morti

di claudia

Un attacco aereo condotto sabato dalle Forza Armate Sudanesi ad al-Fashir, nel Nord Darfur, ha causato il crollo del tetto dell’unità di terapia intensiva dell’ospedale pediatrico di Babiker Nahar, supportato da Medici Senza Frontiere (Msf), provocando la morte di due bambini in cura e di almeno un loro accompagnatore. Lo riferisce in un comunicato Msf.

L’ospedale era uno dei pochi specializzati in cure pediatriche ad essere riuscito a rimanere operativo dall’inizio della guerra e riceveva pazienti da tutta la regione, scrive l’organizzazione. Ora anche questa struttura è fuori uso.

“Dei 115 bambini in cura, ora non c’è più nessuno”, dichiara Michel-Olivier Lacharité, responsabile per le urgenze di Msf. “Era uno dei pochissimi ospedali pediatrici rimasti in tutta la regione del Darfur”. I bambini ricoverati ricevevano cure per patologie come malaria, polmonite, diarrea e malnutrizione, spiega Msf. “I due bambini uccisi erano in condizioni critiche nel nostro reparto di terapia intensiva, ma potevamo salvarli” aggiunge Lacharité.

L’attacco arriva dopo i pesanti combattimenti tra le Forze di Supporto Rapido (Rsf) e l’esercito avvenuti il 10 maggio, quando 160 feriti – tra cui 31 donne e 19 bambini – erano arrivati all’Ospedale Sud di al-Fashir. Venticinque di questi feriti erano in condizioni disperate all’arrivo e sono poi deceduti.

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