I colloqui mediati dall’Arabia Saudita e dagli Stati Uniti per fermare i combattimenti in Sudan non stanno riuscendo a essere risolutivi, mentre l’esercito sudanese le forze paramilitari di supporto rapido (Rsf) continuano a scontrarsi nel Paese, riferisce Reuters. Nelle ultime settimane l’esercito del Sudan ha intensificato gli attacchi aerei sulla capitale Khartoum, dicono dei testimoni. I parmilitari sono invece avanzati nelle regioni del Darfur e del Kordofan.
I negoziati a Gedda sono stati sospesi per la prima volta a giugno e ripresi in ottobre. I colloqui sono stati aggiornati questa settimana senza alcun nuovo accordo, hanno detto fonti sudanesi presenti, dopo che gli impegni di facilitare l’assistenza umanitaria e attenuare la retorica militarista non sono stati mantenuti.
I rappresentanti delle due parti, che non si sono incontrati faccia a faccia, sono rimasti in disaccordo su cosa fare a Khartoum hanno detto le fonti. L’esercito ha chiesto che le Rsf si ritirassero in basi specifiche e hanno respinto la controproposta delle Rsf di lasciare le case dei civili, usate come basi, e istituire posti di blocco intorno alla città.
Un portavoce del Dipartimento di Stato americano ha detto che i mediatori restano pronti per ulteriori colloqui, ma “le parti devono dimostrare di poter attuare i loro impegni”.