La Procura del Sudan ha avviato un procedimento penale contro l’ex premier Abdallah Hamdok per “incitamento alla guerra contro lo Stato” e altre accuse che potrebbero comportare la pena di morte. Lo ha riferito la televisione di Stato, precisando che altre 15 persone, tra giornalisti e politici, sono indagate per incitamento alla guerra contro lo Stato, indebolimento dell’ordine costituzionale e crimini contro l’umanità.
Hamdok ha guidato il governo nel corso della prima fase di transizione seguita alla rivolta popolare che portò alla caduta del presidente Omar al-Bashir, nel 2019: messo agli arresti domiciliari dopo un colpo di stato nell’ottobre 2021, tornò alla guida del governo per un breve periodo prima di dimettersi nel gennaio 2022 e riparare ad Abu Dhabi. Con lo scoppio della guerra, nell’aprile dello scorso anno, è tornato sulla scena politica alla guida di Tagadum, una coalizione di partiti politici, gruppi della società civile e di professionisti che sostiene la fine pacifica del conflitto.
Come ricorda il Sudan Tribune, la coalizione ha sottoscritto all’inizio di quest’anno una dichiarazione di principio con le Forze paramilitari di supporto rapido, chiedendo la fine delle ostilità e negoziati diretti con i militari. Da allora l’esercito ha lanciato una campagna contro Tagadum, accusandola di essere il portavoce politico delle forze paramilitari.