Sudan – Firmato ufficialmente l’accordo per la transizione

di AFRICA

Ieri è arrivato il giorno tanto atteso in Sudan. L’alleanza per la Libertà e il Cambiamento, l’ombrello che racchiude le diverse forze di opposizione, e il Consiglio militare di transizione (Tmc), attualmente al potere hanno firmato ufficialmente firmato la dichiarazione costituzionale, finalizzando un accordo storico che apre la strada al trasferimento dei poteri ai civili dopo mesi di proteste popolari.

L’accordo introduce un nuovo consiglio di governo, che comprende sia civili che generali, che condurra’ alle elezioni e al governo civile.

L’intesa, trasmessa in diretta da Al Jazeera, è stata firmata da Mohamed Hamdan “Hemeti” Dagolo – considerato come l’uomo più potente del Sudan, il quale si è impegnato a rispettare i suoi termini e Ahmed Al-Rabie, rappresentante delle Forze per la libertà e il cambiamento, alla presenza di diversi capi di stato, premier e dignitari stranieri.

“Il popolo del Sudan ha combattuto per quasi 30 anni e la transizione politica nel Paese è sembrata un sogno irrealizzabile. Ora è necessario avere una rappresentanza equa”, ha detto Mohammad Naji Al Assam, il rappresentante dell’Associazione dei professionisti sudanesi, motore delle proteste durante la cerimonia per la firma a Khartoum. “I sacrifici dei martiri della rivoluzione hanno spianato la strada alla celebrazione di oggi. Abbiamo aperto una nuova pagina nel Sudan e ne abbiamo chiusa un’altra di tre decenni di oppressione di corruzione”, ha aggiunto.

Subito dopo la firma, folle entusiaste hanno riempito le strade di Khartoum per celebrare. Migliaia di persone sono giunte da diverse parti del Paese per assistere all’evento storico e prendere parte alle celebrazioni che sono proseguite per tutta la giornata.

In base all’accordo, la Giunta militare sarà sciolta domani e sarà formato il consiglio sovrano che governerà il Paese per tre anni e i cui componenti, cinque militari e cinque civili, saranno nominati il 19. La coalizione d’opposizione ha scelto come premier l’economista Abdalla Hamdok. Il suo nome dovrà essere confermato martedì 20 agosto dal Consiglio Sovrano e si tratterà della prima volta di un premier sudanese non militare in 30 anni.

Secondo le ultime novità trapelate dai media sudanesi, il Consiglio sovrano del Sudan comprenderà l’attuale capo del Consiglio militare, Abdel Fattah al-Burhan, il suo vice, Mohamed Hamdan “Hemeti” Dagalo, e il generale Yasser Al Atta.

“Rispetteremo ogni singola parola concordata”, ha detto Hemeti all’emittente “Bbc” prima della cerimonia. “Anche senza l’accordo dovremmo (lavorare) in questa direzione perche’ e’ nell’interesse del Paese”, ha aggiunto. “Pertanto dobbiamo attuare l’accordo, attenerci ad esso e supportarlo”. Hemeti e’ il comandante delle Rapid Support Forces (Rsf), nato dalla famigerata milizia Janjaweed accusata di aver compiuto un genocidio nella regione del Darfur, nel Sudan occidentale.

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