Sudan, gli scontri provocano più di 1100 morti a El Geneina

di claudia
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I morti nella città di El Geneina, capitale della regione sudanese nel Darfur occidentale, sono stati più di 1.100 dalla metà di aprile, quando sono iniziati i combattimenti tra l’esercito e i paramilitari delle Forze di supporto rapido (Rsf), ha riportato ieri Radio Dabanga, citando testimonianze di attivisti e medici locali. Secondo le ultime stime sarebbero anche rimaste ferite più di 2.100 persone nello stesso periodo.

Gli attacchi che avevano già interessato la città nelle ultime settimane, hanno raccontato le fonti, si sono intensificati la scorsa settimana. Mercoledì gruppi di miliziani, sostenuti dai paramilitari hanno colpito El Geneina e le violenze, i saccheggi e gli incendi sono continuati fino a venerdì. “La maggior parte di El Geneina è ora assediata da questi uomini armati e dalla Rsf”, ha detto una delle fonti, e ha aggiunto che “anche i cecchini sono stati schierati in città, mentre le forze governative e la polizia non si vedono da nessuna parte”. A causa dei combattimenti la maggior parte dei residenti di El Geneina e dei campi profughi circostanti è fuggita dalle proprie case. In più di 100.000 si sono rifugiati nel vicino Ciad.

Secondo le notizie riportate dal sito sudanese i servizi di approvvigionamento idrico, elettrico e di comunicazione sono completamente interrotti. Nessun ospedale o altra struttura sanitaria funziona più ed El Geneina ha esaurito la maggior parte dei medicinali e dei generi alimentari essenziali. Un gran numero di feriti necessita di un intervento chirurgico urgente, costringendo alcune abitazioni a diventare sale peratorie improvvisate. Le fonti indicavano inoltre la diffusa diffusione di morbillo, malaria e colera.

In una dichiarazione sui social media, il sindacato dei medici locali ha affermato che “El Geneina è stata oggetto di attacchi successivi dal 20 aprile, uccidendo e ferendo centinaia di persone e sfollando migliaia di persone dalle loro case e dai rifugi dei campi”. Il sindacato ha paragonato la situazione a El Geneina a “quello che è successo in Rwanda” nel 1994. La città sarebbe ora sotto assedio e i tanti che vorrebbero scappare sono impossibilitati a farlo. Secondo la Darfur Bar Association, un gruppo di avvocati locale, durante gli attacchi sono stati presi di mira in particolare leader della comunità locale, avvocati e medici.

Il governatore della regione sudanese del Darfur Minni Arko Minnawi aveva dichiarato la scorsa settimana l’area una “zona disastrata” a causa delle continue uccisioni e saccheggi. A fare le spese di queste violenze sono stati in particolare gli abitanti della città di Kutum nel Nord Darfur, oltre a El Geneina. Minnawi aveva fatto appello alla comunità internazionale affinché inviasse aiuti umanitari “con tutti i mezzi disponibili per salvare la popolazione della regione”. 

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