Si è aggravato il bilancio delle manifestazioni in Sudan nel 30° anniversario del golpe che portò al potere l’ormai deposto presidente Omar al Bashir. Secondo un funzionario del Governo i morti sono stati sette e i feriti duecento.
Le stime sulla partecipazione ai cortei parlano di «decine di migliaia» di persone anche se gli organizzatori avevano dichiarato di voler portare in strada di nuovo un milione di persone a Khartoum.
Cifre a parte, il segnale politico è stato quello di una piazza sudanese ancora attiva proprio mentre Unione africana ed Etiopia cercano – fra segnali relativamente incoraggianti – di far ripartire i negoziati fra il movimento di protesta e la giunta militare naufragati questo mese sulla ripartizione del potere nel lungo (due o tre anni) periodo di transizione che dovrebbe condurre alle elezioni.