Sudan, i ribelli conquistano una base chiave in Darfur settentrionale

di claudia
sudan

I paramilitari delle Forze di supporto rapido (Rsf) hanno ripreso il controllo di una base logistica chiave nel Darfur settentrionale, in Sudan. Lo ha affermato ieri il gruppo ribelle che combatte l’esercito sudanese dall’aprile 2023. Il giorno prima, le Forze congiunte alleate, un insieme di ex gruppi ribelli, e l’esercito avevano dichiarato di aver preso il controllo di questa stessa base, quella di al-Zurug, che le Rsf hanno utilizzato durante i 20 mesi di guerra come base logistica per incanalare i rifornimenti dai vicini confini con il Ciad e la Libia. Dalle dichiarazioni rilasciate dalle forze alleate sabato, si apprende che decine di combattenti delle Rsf sono stati uccisi, i veicoli distrutti e i rifornimenti sequestrati durante la battaglia.

Nella dichiarazione pubblicata ieri dalle Rsf, i paramilitari hanno accusato i combattenti delle Forze congiunte di aver ucciso civili e di aver incendiato case e beni pubblici nelle vicinanze durante il raid. “Le Forze congiunte hanno compiuto una pulizia etnica contro civili innocenti ad al-Zurug e hanno intenzionalmente ucciso bambini, donne e anziani, e hanno bruciato e distrutto pozzi, mercati, case, centri sanitari e scuole”, hanno affermato nella dichiarazione.

Secondo le Forze congiunte, costituite in gran parte da combattenti della tribù Zaghawa, la base è utilizzata dalle Rsf come “punto di partenza per operazioni barbare contro i civili” in aree tra cui al-Fashir, capitale dello stato del Darfur settentrionale e una delle linee del fronte più colpite dai combattimenti.

Secondo un rapporto delle Nazioni Unite sui diritti umani, da quando sono ripresi gli scontri ad al-Fashir a metà aprile, sono stati uccisi almeno 782 civili, a causa di attacchi con artiglieria pesante “intensa” e droni suicidi delle Rsf e di attacchi aerei e di artiglieria da parte dell’esercito. Anche ieri, gli attivisti del Comitato di resistenza al-Fashir hanno segnalato un attacco con almeno 30 missili lanciati in diverse parti della città.

Secondo gli analisti, prendere il controllo della città rafforzerebbe il tentativo delle Rsf di installare un governo parallelo a quello nazionale di Port Sudan.

Condividi

Altre letture correlate: