Come riportato dal Financial Times, il primo ministro Abdalla Hamdok ha dichiarato che la presenza del Sudan nella lista nera Usa dei Paesi sponsor del terrorismo sta mettendo a repentaglio il percorso verso la democrazia del Sudan stesso. La decisione risale al 1993, quando il Paese si trovava sotto il regime autocratico di Omar al-Bashir, fedele alleato del leader di Al-Qaeda Osama Bin Laden. In un’intervista Hamdok ha detto che le sanzioni legate a quel periodo «stanno mettendo l’economia in ginocchio», aggiungendo che la rimozione del Sudan dalla lista rappresenterebbe una svolta.
Sudan, il premier si scaglia contro le sanzioni USA
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