Nello Stato sudanese del Darfur Centrale le foreste sono al collasso. In particolare nella città di Zalingei e nei suoi sobborghi, le foreste stanno venendo tagliate a un ritmo senza precedenti, direttamente influenzato dalla guerra in corso tra l’esercito e le Forze di supporto rapido, con effetti sia diretti che indiretti sugli alberi della zona. A dirlo a Radio Tamazuj Khader al-Salik, attivista ambientale e specialista in silvicoltura.
Secondo lui il taglio indiscriminato degli alberi ha colpito negativamente tutte le foreste dello Stato. Al-Salik ha sottolineato che le foreste erano già in uno stato compromesso prima della guerra, e il conflitto in corso le ha portate sull’orlo del collasso, con l’invasione delle aree migliori. La distruzione sta colpendo in particolare gli alberi vitali utilizzati per la legna da ardere nei panifici e per la produzione di carbone.
In assenza di alternative al gas da cucina, il carbone è diventato la principale risorsa per cucinare per i cittadini, soprattutto nell’attuale stagione invernale.
