Sudan, “la fame è quasi ovunque”

di claudia
sudan

La fame nel Sudan, nel quale si combatte da mesi una guerra civile, “è quasi ovunque”. Lo ha dichiarato il direttore dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) Tedros Adhanom Ghebreyesus al programma Today della Bbc. “La situazione in Sudan è molto allarmante, lo sfollamento di massa, che è ormai il più grande al mondo, e, naturalmente, la carestia”, ha affermato Tedros Adhanom Ghebreyesus che è reduce da una visita nel Paese.

Almeno 12 milioni di persone sono già sfollate e, ha detto l’alto funzionario dell’Oms, l’attenzione della comunità mondiale verso il Sudan è “davvero bassa”. Ha sottolineato di aver visitato un campo per sfollati e un ospedale in Sudan. “Vedi lì molti bambini pelle e ossa, emaciati”. Circa 25 milioni di persone, ovvero metà della popolazione del Sudan, “hanno bisogno di sostegno”, ha affermato Tedros. A suo parere, il Sudan “non riceve l’attenzione che merita”, come è già accaduto con altri recenti conflitti in Africa. “Penso che la razza sia in gioco qui. Penso che verso l’Africa l’attenzione sia sempre davvero, davvero bassa. Questa è la parte triste, perché lo vediamo ripetutamente, non solo in Sudan”.

Dopo l’invasione russa dell’Ucraina nel 2022, Tedros ha affermato che il mondo non ha dedicato “uguale attenzione alle vite dei neri e dei bianchi”. All’epoca aveva spiegato che solo una frazione degli aiuti forniti all’Ucraina era stata destinata ad altre crisi umanitarie, mentre il Tigray in Etiopia, lo Yemen, l’Afghanistan e la Siria non avevano ricevuto lo stesso trattamento.

Tedros ha esortato i principali media a dedicare maggiore attenzione al Sudan, descrivendo la situazione nel Paese come una “tragedia”. Ad agosto, un comitato di esperti sostenuto dall’Onu ha dichiarato lo stato di carestia in un campo che ospitava circa 500.000 sfollati nei pressi della città assediata di el-Fasher nel Darfur, una delle regioni più colpite dal conflitto.

Migliaia di persone sono state uccise da quando, nell’aprile 2023, è scoppiata una guerra civile tra l’esercito sudanese e le forze paramilitari Rapid Support Forces (Rsf). Il leader dell’esercito sudanese, Abdel Fattah al-Burhan, e il comandante della Rsf, Mohamed Hamdan Dagalo, avevano organizzato congiuntamente un colpo di stato nel 2021, ma poi si sono scontrati facendo sprofondare il Sudan in una guerra civile lo scorso anno.

Condividi

Altre letture correlate: