L’ Alto commissariato delle Nazioni Unite per i diritti umani ha reso noto che il Sudan non sarà in grado di spezzare «il ciclo di povertà e disperazione» a meno che non vengano abolite le sanzioni imposte durante il regime dell’ex presidente Omar al-Bashir. «Siamo gravemente preoccupati per la crisi che riguarda la transizione del Sudan durante l’emergenza Covid-19 e crediamo che la popolazione dovrà sopportare nuove sofferenze se non si agisce rapidamente», ha detto Jeremy Lawrence, portavoce dell’Alto commissariato per i diritti dell’uomo dell’Onu nel corso di una videoconferenza.
Lawrence ha sottolineato che, dopo la rimozione dal potere di al-Bashir, le promesse di democrazia, pace e giustizia del Governo di transizione sono fortemente minacciate, data la ristrettezza delle risorse, aggiungendo che l’abolizione delle sanzioni permetterebbe al Paese di attrarre investimenti per le riforme economiche richieste e di accedere ai fondi internazionali delle istituzioni finanziarie.