Sadiq Al-Mahdi, leader del partito dell’opposizione sudanese, il Partito della Nazione, noto anche come Partito Umma, ha annunciato il suo rifiuto verso qualunque risoluzione Onu che consenta l’utilizzo della forza militare in Sudan.
«Si è diffusa la notizia di una risoluzione internazionale per il Sudan, dopo la presentazione di una bozza di risoluzione da parte di Germania e Regno Unito presso il Consiglio di sicurezza dell’Onu che prevede l’intervento di forze militari, come previsto dall’articolo VII, al contrario di Russia e Cina che hanno espresso il loro sostegno a favore dell’articolo VI che prevede solo consulenze tecniche e politiche», ha dichiarato Al-Mahdi, «ma una risoluzione in ottemperanza all’articolo VII per noi è inaccettabile, e sottoporremo un protocollo d’intesa al Consiglio di sicurezza dell’Onu firmato da tutte le forze del governo di transizione, specificando le nostre richieste e respingendo l’imposizione di una sorveglianza internazionale in Sudan».
Alla fine di maggio, il Consiglio di sicurezza dell’Onu annuncerà la sua decisione riguardo alla nuova missione in Sudan stabilendo se verrà implementata in accordo con l’articolo VI o VII, allo scopo di rimpiazzare la missione UNAMID impiegata nella regione del Darfur dal 2008.