Sudan, mancano i visti per il team medico di Medici Senza Frontiere

di claudia
medici senza frontiere

In Sudan, senza visti di emergenza concessi dalle autorità sudanesi, Medici Senza Frontiere potrebbe essere presto costretto a ritirare il proprio sostegno all’ospedale turco della capitale Khartum. Lo si apprende da una dichiarazione dell’organizzazione, secondo la quale le domande di visto per il personale di emergenza, compresi i chirurghi, sono in sospeso da otto settimane.

Inoltre, nella parte meridionale di Khartoum, solo tre ospedali sono ancora funzionanti e stanno affrontando molteplici difficoltà essendo in una zona di guerra.

“È difficile trovare sul posto personale medico pronto a lavorare in condizioni molto difficili. Spesso abbiamo giovani medici e infermieri che non hanno esperienza nella gestione di tali situazioni, flussi massicci di feriti ad esempio, chirurgia di guerra, ecc. E a volte siamo obbligati a invitare personale esperto in chirurgia di guerra dall’estero. Tuttavia, ottenere i visti per portare ulteriore personale esperto è ora un problema. E se non avremo la capacità di rinnovare le squadre mediche, sarà molto difficile continuare le attività a sud di Khartoum”, ha dichiarato all’emittente Rfi Mego Terzian, pediatra ed ex presidente di Msf, che da maggio lavora al pronto soccorso dell’ospedale turco di Khartoum, un ospedale inizialmente dedicato alla maternità e ai bambini.

L’ospedale turco sostenuto da Medici Senza Frontiere è uno dei pochi ospedali che continua a funzionare nella capitale sudanese.

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