Sudan – Manifestazione per onorare le donne delle proteste

di AFRICA

L’Associazione professionale sudanese (Spa), promotrice delle proteste scoppiate il 19 dicembre scorso nel paese, ha indetto per oggi una nuova manifestazione in onore delle donne che hanno aderito alle proteste, alla vigilia della Festa internazionale della donna dell’8 marzo. È stata la stessa associazione ad annunciarlo in un comunicato ieri.

La mobilitazione giunge dopo che martedì è stato proclamato uno sciopero generale al quale hanno aderito le categorie di medici, farmacisti, giornalisti ed altri professionisti qualificati sudanesi.

Lunedì scorso le forze di sicurezza del Sudan hanno fatto ricorso ai gas lacrimogeni per disperdere una nuova manifestazione organizzata ad al Qadarif, nel Sudan orientale, con l’obiettivo di chiedere le dimissioni del presidente Omar al Bashir al potere dal 1989.

In risposta alle proteste che vanno vanti da almeno dieci settimane e che hanno finora causato la morte di almeno 31 persone (51 secondo le organizzazioni per i diritti umani), lo scorso 22 febbraio il presidente Bashir, dopo essersi dimesso dalla guida del Partito del Congresso nazionale (Ncp), ha proclamato lo stato d’emergenza per un anno, ha poi sciolto il governo mantenendo sotto la sua direzione i ministeri della Difesa, degli Esteri e della Giustizia e ha infine invitato il parlamento a rinviare gli emendamenti costituzionali che gli consentirebbero di ottenere un altro mandato alle elezioni presidenziali del 2020.

Il capo dello Stato sudanese ha vietato le manifestazioni pubbliche non autorizzate e conferito nuovi poteri alle forze dell’ordine, che sono ora autorizzate ad effettuare perquisizioni senza mandato in edifici e sui trasporti pubblici e ad arrestare chi è sospettato di aver infranto le condizioni dettate dallo stato di emergenza.

Le misure toccano anche la libertà di stampa, con pene fino a dieci anni di carcere per la pubblicazione di notizie ritenute “dannose per lo stato o i cittadini”, o che incitino a “minare il sistema costituzionale”.

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