Quasi 300 bambini sono stati portati via da un orfanotrofio di Khartoum, in Sudan, teatro da otto settimane di violenti combattimenti tra esercito e forze paramilitari di supporto rapido. Lo ha reso noto l’Unicef, precisando in una nota che “297 bambini sono stati trasferiti in sicurezza dall’orfanotrofio Mygoma a un centro di transito in un luogo più sicuro del Paese”.
“Il trasferimento sicuro di questi bambini terribilmente vulnerabili verso un luogo sicuro offre un raggio di luce nel bel mezzo del conflitto in corso in Sudan”, ha sottolineato Mandeep O’Brien, rappresentante dell’Unicef in Sudan, ricordando però che “diversi milioni di bambini rimangono a rischio in tutto il Sudan, minacciati dai combattimenti, dallo sfollamento e dal conseguente impatto sulla fornitura di servizi salvavita”.
I bambini messi in salvo sono ora sotto la cura dei ministeri della Previdenza sociale e della Salute, con l’Unicef che supporta l’assistenza medica, l’alimentazione, la stimolazione psicosociale, il gioco e le attività educative dei bambini, sostenendo al contempo anche gli assistenti dei bambini trasferiti. L’agenzia Onu sta anche collaborando con le autorità competenti per identificare famiglie affidatarie.
In tutto il Sudan sono oltre 13,6 milioni i bambini che hanno urgente bisogno di sostegno salvavita, “il numero più alto mai registrato nel Paese”, si rimarca nella nota. L’agenzia Onu ha chiesto 838 milioni di dollari per affrontare la crisi, con un incremento di 253 milioni di dollari dall’inizio del conflitto ad aprile.