Il premier sudanese Abdalla Hamdok ha lanciato un duro monito sul rischio caos e guerra civile, fomentati dai sostenitori del vecchio regime, difendendo le riforme avviate dal suo governo per risollevare il paese dalla grave crisi economica in cui versa da anni e guidare il paese alle elezioni del 2023 previste dal percorso di transizione politica. Hamdok ha tenuto il suo discorso in tv dopo le proteste di piazza di persone armate di bastoni contro la decisione del governo di eliminare i sussidi ai carburanti.
“Il peggioramento delle condizioni di sicurezza è dovuto soprattutto alle divisioni tra le componenti della rivoluzione, che ha lasciato un vuoto sfruttato dai suoi nemici e da elementi dell’ex regime”, ha affermato Hamdok. “Queste frammentazioni possono portarci a una situazione di caos e controllo da parte di bande e gruppi criminali, così come possono portare alla diffusione del conflitto tra tutti i gruppi civili e potrebbero portare alla guerra civile”, ha ammonito, citato dai media internazionali.
Dopo la caduta del regime di Omar al-Bashir, due anni fa, il Sudan ha avviato una serie di riforme, sotto la supervisione del Fondo monetario internazionale (Fmi), per rilanciare l’economia e arrivare alla cancellazione del debito, in modo da aver accesso a nuovi finanziamenti.