Più di 114.000 persone sono state sfollate in Sudan nell’ultima settimana, ha riferito venerdì l’Ufficio delle Nazioni Unite per il coordinamento degli affari umanitari (Ocha).
Nel suo rapporto sulla situazione umanitaria in Sudan, l’Ocha precisa che, a causa delle continue ostilità tra l’esercito regolare sudanese e le Forze paramilitari di supporto rapido, quasi 5,3 milioni di persone sono fuggite dalle loro case all’interno del Sudan o attraverso i suoi confini dallo scorso aprile.
“In Sudan, più di 4,2 milioni di persone sono state sfollate in 3.929 centri di accoglienza nei 18 Stati del Paese”, si legge nel rapporto dell’agenzia Onu che sottolinea: “solo nell’ultima settimana sono state sfollate circa 114.700 persone”.
L’Ufficio delle Nazioni Unite per il coordinamento degli affari umanitari ha anche riferito che “più di un milione di persone sono fuggite nei Paesi vicini, in particolare Egitto, Etiopia, Ciad, Sud Sudan e Africa centrale”.
Ocha ha quindi deplorato il fatto che “solo il 31% dell’appello umanitario lanciato dalle Nazioni Unite è stato finanziato”. Il 17 maggio, l’Onu e le sue agenzie umanitarie hanno lanciato un appello di 2,6 miliardi di dollari per finanziare il piano di risposta umanitaria in Sudan.
Nonostante una serie di tregue, i combattimenti tra l’esercito sudanese regolare e le Forze di supporto rapido sono in corso dalla metà di aprile. Il conflitto ha causato più di 3.000 vittime.