Il numero totale di casi di colera registrati in Sudan è ora salito a 47.366 secondo un comunicato pubblicato dal ministero sudanese della Sanità.
Le autorità sanitarie attribuiscono la rapida diffusione dell’epidemia alle forti piogge e alle inondazioni che colpiscono il Sudan dal mese di giugno. Di fronte a questa situazione critica, il governo sudanese ha dichiarato ufficialmente lo stato di epidemia di colera il 12 agosto.
Le Nazioni Unite hanno espresso preoccupazione per le conseguenze umanitarie di tale crisi sanitaria. L’Ufficio delle Nazioni Unite per il coordinamento degli affari umanitari (Unocha) ha indicato il 1º ottobre che 3,4 milioni di bambini sudanesi sono a rischio di contagio. Per cercare di arginare la diffusione del colera, il Fondo delle Nazioni Unite per l’infanzia (Unicef) ha annunciato il 5 ottobre l’invio di 1,4 milioni di dosi di vaccino in Sudan.
L’epidemia si sta diffondendo in un contesto già difficile, segnato da conflitti armati che paralizzano il sistema sanitario del Paese. Il degrado delle infrastrutture mediche complica ulteriormente la lotta contro l’epidemia, rendendo la vita della popolazione ancora più precaria.