“Grande preoccupazione” per la lentezza dell’attuazione della pace in Sudan. È quanto ha detto Volker Perthes, responsabile della Missione integrata di assistenza alla transizione delle Nazioni Unite in Sudan (Unitams) davanti al Consiglio di sicurezza riferendosi al processo di transizione democratica nel Paese e alla delicata situazione in Darfur.
Perthes ha detto di provare “grande preoccupazione per i limitati progressi nell’attuazione dell’Accordo di pace di Juba”, segnalando “ritardi nella costituzione della Forza di protezione congiunta” e “l’assenza di forze armate integrate e unite”.
L’esponente delle Nazioni Unite ha sottolineato l’urgente necessità di finanziamenti per sostenere gli accordi di sicurezza e per istituire la forza di protezione congiunta e l’applicazione degli accordi di sicurezza. Ha detto che i gruppi armati hanno identificato i combattenti per la forza di protezione congiunta, ma questa non è stata ancora dispiegata.
Da parte sua, Richard Mills, vice rappresentante degli Stati Uniti presso le Nazioni Unite, ha detto che l’amministrazione Biden è preoccupata: “Non possiamo lasciare che la violenza continui a distruggere le prospettive dell’accordo di pace di Juba per una pace effettiva nel Darfur. Il rispetto dell’accordo è necessario per una transizione di successo verso la democrazia e la stabilità in Sudan”.