Sudan: “Paese nel caos, ad al-Fashir 800.000 persone in pericolo”

di claudia

L’Ufficio delle Nazioni Unite per il Coordinamento degli Affari Umanitari (Ocha) ha dichiarato ieri che il Sudan sta continuando a precipitare nel caos metre la crisi umanitaria nel Paese si aggrava.

“La vita di 800.000 persone – donne, bambini, uomini, anziani e disabili – è appesa a un filo, poiché i bombardamenti e i bombardamenti continuano in aree densamente popolate, causando danni diffusi e a lungo termine ai civili e interrompendo gravemente i servizi essenziali da cui dipendono”, ha affermato l’Ocha nel suo ultimo aggiornamento, riferendosi in particolare all’assedio di al-Fashir, la capitale dello Stato sudanese del Darfur settentrionale, da parte delle forze paramilitari di supporto rapido (Rsf).

Negli ultimi tre mesi, ha rilevato l’OchaA, fino a 143.000 persone potrebbero essere state sfollate dalla città a causa degli scontri tra le Forze armate sudanesi e le Rsf. L’intensificarsi dei combattimenti ad al-Fashir e dintorni ha causato oltre 300 vittime, secondo Ibrahim Abdullah Khatir, direttore generale del ministero della Sanità dello Stato del Darfur settentrionale. 

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