Il Sudan ha ratificato la Carta che ha istituito il Consiglio dei Paesi arabi e africani che si affacciano su Mar Rosso e Golfo di Aden, già sottoscritta lo scorso gennaio a Riad da otto Paesi. Lo ha reso noto il ministero degli Esteri sudanese.
“La carta mira a promuovere la cooperazione economica, gli scambi commerciali e gli investimenti tra i Paesi che si affacciano sul Mar Rosso e il Golfo di Aden per garantire uno sviluppo sostenibile e la gestione delle risorse marine nel rispetto degli obiettivi Onu per lo sviluppo e la tutela dell’ambiente, e per contribuire al rafforzamento della pace e della sicurezza regionale e internazionale e dell’economia globale”, ha precisato il ministero in una nota.
La carta è stata promossa dall’Arabia Saudita ed è stata firmata il 6 gennaio scorso da Gibuti, Egitto, Eritrea, Giordania, Somalia, Sudan e Yemen. “Il Sudan ha aderito a questa Carta riconoscendo la grande importanza del Mar Rosso e del Golfo di Aden per la navigazione internazionale e del suo impatto sulla stabilità e la crescita dei Paesi che ratificano questa Carta”, ha aggiunto Khartoum.
Come ricorda il Sudan Tribune, lo scorso gennaio il ministro degli Esteri saudita, il principe Faisal bin Farhan Al Saud, ha negato che i Paesi firmatari vogliano dare vita a una forza militare congiunta, ma ha rimarcato l’importanza della cooperazione tra gli Stati membri. Sudan e Arabia Saudita conducono ogni anno esercitazioni militari congiunte. Nelle intenzioni di Riad, sottolinea il quotidiano sudanese, la Carta mira a scongiurare l’insediamento di basi russe in Eritrea e Sudan, ossia davanti alle proprie coste.