Gli Stati Uniti hanno fatto sapere ai leader militari sudanesi che Washington è pronta a imporre costi aggiuntivi se la violenza contro i manifestanti dovesse continuare, ha affermato ieri il sottosegretario di Stato americano per gli affari africani Molly Phee.
Phee ha detto alla commissione per le relazioni estere del Senato che gli Stati Uniti stanno rivedendo l’intera gamma di strumenti tradizionali e non tradizionali a loro disposizione per ridurre i fondi a disposizione della leadership militare sudanese e isolare le società controllate dai militari.
“Ho chiarito pubblicamente e privatamente che la violenza contro i manifestanti pacifici perpetrata dai servizi di sicurezza dal 25 ottobre deve finire”, ha detto Phee. Un colpo di stato di ottobre ha interrotto un accordo di condivisione del potere tra militari e civili negoziato nel 2019 dopo che Omar al-Bashir è stato rovesciato in una rivolta. Almeno 79 civili sono stati uccisi e più di 2.000 feriti nella repressione delle proteste, principalmente da colpi di arma da fuoco e lacrimogeni, secondo il Comitato centrale dei medici sudanesi.
