Il ministro dell’informazione della Sierra Leone Rahman Swaray ha difeso durante una conferenza stampa, i piani del governo di Freetown volti a depenalizzare l’aborto, una questione considerata molto controversa nel Paese dell’Africa occidentale. Lo riporta la Bbc.
Swaray ha detto che l’iniziativa non è un espediente e il governo intende realmente approvare la proposta di legge: “Non si tratta di compiacere la comunità internazionale, si tratta di incaricarsi delle sfide chiave e critiche che il nostro Paese deve affrontare”. In Sierra Leone, il 14% delle donne che muoiono durante il parto sono vittime di aborti non sicuri, molti dei quali su donne adolescenti.
La Sierra Leone ha il più alto tasso di mortalità materna al mondo, secondo le Nazioni Unite, con 1.360 madri che muoiono ogni 100.000 nati vivi. Ad oggi gli aborti sono stati vietati in Sierra, una legge in vigore dal 1861. Nel 2016 i parlamentari sierraleonesi hanno approvato un disegno di legge per depenalizzarle l’aborto ma l’allora presidente Bai Koroma ha bloccato la legge dopo le proteste dei leader religiosi.
Parlando a una conferenza sulla salute sessuale la scorsa settimana, l’attuale presidente Julius Maada Bio ha annunciato che il suo governo tenterà di nuovo di far passare una legge per legalizzare l’aborto, in un momento in cui “i diritti riproduttivi sessuali delle donne sono sotto attacco”, ha detto riferendosi alla recente revoca da parte della Corte Suprema degli Stati uniti del diritto costituzionale all’aborto.