Le autorità della Tanzania hanno reso noto nei giorni scorsi di aver sviluppato una strategia quinquennale volta a proteggere e migliorare il benessere delle persone affette da albinismo. La strategia è stata annunciata dal viceministro del Lavoro, della gioventù, dell’occupazione e delle persone con disabilità, Joyce Ndalichako, a margine di un incontro con l’esperto indipendente delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con albinismo, Muluka-Anne Miti-Drummond, tenutosi a Dodoma. Lo riferiscono i giornali locali.
Ndalichako ha detto all’esperto delle Nazioni unite che la strategia sarà in vigore dal 2024 al 2028 e prevede la fornitura di servizi sanitari alle persone affette da albinismo, la protezione dei loro diritti e più inclusività nel processo di istruzione.
La strategia è stata sviluppata dal governo in collaborazione con la Tanzania albinism association (Tas): “L’obiettivo principale della strategia è eliminare la discriminazione contro le persone affette da albinismo” ha detto Ndalichako.
Secondo Mussa Kabimba, segretario generale nazionale del Tas, la Tanzania, con una popolazione di persone affette da albinismo pari a circa 16.000 individui, è stata testimone di un’ondata di omicidi e rapimenti di albini a partire dal 2006, violenze spinte dalla convinzione che le parti del corpo di queste persone possiedano poteri magici in grado di portare ricchezza.