L’ex premier Abdelmadjid Tebboune, esponente vicino ai militari, è stato eletto presidente dell’Algeria. Tebboune ha ottenuto il 58,15% dei voti, evitando così il ballottaggio. L’annuncio del risultato è stato fatto dal presidente dell’Autorità nazionale indipendente delle elezioni (Anie), Mohamed Charfi, in una conferenza stampa trasmessa in diretta da Al Jazeera.
La proclamazione del nuovo presidente non ha arrestato le manifestazioni. Decine di migliaia di persone sono scese nelle strade della capitale, Algeri, per protestare contro i risultati del voto. Hanno cantato slogan contro il vincitore, che è stato in passato primo ministro e un fedelissimo di Abdelaziz Bouteflika.
Da mesi, i manifestanti chiedono che l’intera classe politica si faccia da parte. Da qui è nato il boicottaggio delle elezioni (iniziativa riuscita, considerato che si è recato alle urne meno del 40% di aventi diritto). Anche perché Tebboune, 74 anni, e gli altri quattro candidati sono visti come esponenti politici troppo vicino a Bouteflika.
«Il voto è truccato. Le vostre elezioni non ci interessano e il vostro presidente non ci governerà», hanno gridato ieri i manifestanti nel centro di Algeri. «Tebboune è peggio di Bouteflika – ha detto Meriem, una manifestante di 31 anni –. Non abbiamo votato e non ci arrenderemo».