Dure accuse di corruzione al presidente Alpha Condé e al governo della Guinea da parte del Collettivo per la transizione (Ctg), un gruppo di opposizione. Secondo Jean-Baptiste Soufron, avvocato dell’organizzazione che ha presentato una denuncia alla Procura della repubblica di Parigi (Francia), «una serie di attività che hanno avuto luogo dal 2012-2013 – in parte a Parigi, in parte in Guinea – destano preoccupazione per gli atti di corruzione commessi a vantaggio di Alpha Condé, suo figlio Mohamed Condé, ma anche del ministro della difesa Mohamed Diané».
In particolare, Ctg punta il dito contro i legami tra l’attuale regime e un consorzio internazionale che ha acquistato i diritti di estrazione della bauxite vicino alla città di Boké nella Guinea occidentale.
Un funzionario presidenziale ha respinto le affermazioni, descrivendole come «pura calunnia» e ha aggiunto che le accuse sono strumentali e sono state sollevate solo con l’avvicinarsi delle elezioni presidenziali.
Il partito al potere del presidente Condé, Raggruppamento del popolo guineiano, dovrebbe scegliere il suo candidato presidenziale per l’elezione di ottobre in una convention che si terrà oggi 5 e domani 6 agosto. Il presidente 82enne ha già effettuato due mandati, ma l’opposizione teme una sua candidatura per un terzo mandato.