Amadou Damaro Camara, ex-presidente dell’Assemblea Nazionale della Guinea e alto dirigente del partito Rpg Arc-en-ciel, è stato condannato dalla Corte per la repressione dei reati economici e finanziari (Crief) a quattro anni di carcere e a una multa di 10 milioni di franchi guineani (circa 1.100 euro). La sentenza, emessa ieri, lo ha riconosciuto colpevole di appropriazione indebita di fondi pubblici, corruzione e complicità. È stato inoltre condannato a pagare, insieme ai suoi coimputati Michel Kamano e Jin Sun Cheng chiamato “Kim”, 5 miliardi di franchi guineani per danni allo Stato guineano.
Camara è stato accusato di aver deviato un importo di 15 miliardi di franchi guineani destinato alla costruzione di una nuova sede dell’Assemblea Nazionale a Koloma. È detenuto dal 27 aprile 2022 e processato insieme a tre coimputati: Michel Kamano, ex tesoriere del Parlamento; Jin Sun Cheng, noto come “Kim”, uomo d’affari; e Zenab Camara, ex deputata che è stata assolta dalla Crief.
Questa sentenza arriva dopo un procedimento giudiziario che ha attirato grande attenzione pubblica per via della figura di spicco dell’imputato, considerato un uomo vicino all’ex presidente Alpha Condé. Il caso si inserisce in un più ampio contesto di lotta contro la corruzione, condotta dal governo guineano, con l’obiettivo di perseguire l’uso improprio dei beni pubblici.
La difesa di Amadou Damaro Camara ha espresso insoddisfazione per il verdetto e ha annunciato l’intenzione di ricorrere in appello.